Parlavo l’altro giorno con un amico della necessità di raccontare attraverso un nuovo linguaggio le potenzialità del nostro artigianato locale.
Il discorso è articolato e complesso, però quando si legge che più del 60% di chi ricerca “made in Italy” in rete, approda su siti stranieri, forse è il caso di capire immediatamente ed agire subito dopo, su come non solo possiamo (dobbiamo) riappropriarci di questo nostro “petrolio”, ma anche valorizzarlo.
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